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VALFURVA: ECCO IL PROGETTO PER SANTA CATERINA - Nelle indicazioni programmatiche della lista Vivi Valfurva c'era anche quella di "portare a termine le opere in corso". Un impegno che Gianfranco Saruggia e la sua squadra sta cercando di mantenere in tempi rapidi passando per un'altra delle "promesse elettorali": la condivisione delle scelte con la popolazione. La presentazione del progetto di "restauro urbanistico" si Santa Caterina avvenuta sabato 8 settembre nella sala dell'auditorium di Sant'Antonio risponde ad entrambe le indicazioni. Non ci sarà spazio per stravolgere il progetto, ma ogni osservazione pertinente, presentata in forma scritta al comune, verrà presa in considerazione. Intanto la popolazione ha capito che a Santa Caterina sono stati programmati sette ambiti di intervento, cinque dei quali sostanzialmente approvati anche da questa amministrazione e due (che non sono propriamente legati alla pianificazione urbana) per il momento accantonanti con ipotesi di ridistribuire su altre aree di Santa Caterina quelle risorse. Le azioni previste riguardano percorsi ciclopedonali urbani ed extraurbani con relativa pavimentazione, un campo da calcetto, la riqualificazione della via Forni ed un percorso vita nell'Isola di Santa Caterina. Complessivamente ci sono 2.5 milioni di euro (escluse spese tecniche) da spendere; 1.7 milioni per pavimentazioni e percorsi. Circa 700.000 euro dovrebbero essere dirottati da centralina e maneggio alle aree di Vedig e Li Ciögna
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VALFURVA: AVANTI TUTTA IN ATTESA DEL TAR - La compagine amministrativa di Valfurva non è preoccupata per quello che il prossimo 9 ottobre deciderà il Tribunale Amministrativo in merito al ricorso presentato da Luca Bellotti sull'esito delle elezioni. Con una nota diffusa il giorno del consiglio comunale del 7 settembre 2007 il sindaco e la giunta spiegano di aver presentato al tribunale che esaminerà il ricorso una serie di documenti che sostengono il corretto operato in sede di scrutinio delle schede elettorali alle ultime amministrative. Piena fiducia in quello che deciderà il Tar, ma nel frattempo nessuna pausa nei lavori e nell'azione dell'amministrazione. |
LIVIGNO: SULLE STRADE DI MONTAGNA TRANSITO VIETATO - Una azione decisa della pubblica amministrazione contro l'uso indiscriminato da parte di motociclette ed auto fuoristrada di sentieri e strade sterrate era stata sollecitata anche dalla minoranza consiliare. Al provvedimento l'amministrazione ha dichiarato di voler lavorare con attenzione e con l'inizio di settembre 2007 è entrata in vigore una nuova ordinanza del sindaco che prevede una più articolata regolamentazione del transito sulle strade sterrate e sulle piste ciclabili con espresso divieto di campeggiare al di fuori delle aree indicate. Un provvedimento che prevede fino a 300 euro di sanzione per i trasgressori. |
TIRANO: VERTICE DEI COMUNI CONFINANTI - C'è una interessante novità a margine dell'azione intrapresa dai comuni confinanti con le province autonome. I benefici ottenuti dentro la legge finanziaria da questi enti locali (Bormio e Valfurva per la provincia di Sondrio) sono stati estesi a tutti i comuni della Provincia di Sondrio confinanti con la Confederazione Elvetica mentre si prepara un allargamento anche ai comuni che confinando con altre realtà autonome e di confine. Lunedì 10 settembre Marco Scalvini, presidente della associazione, sarà a Tirano per incontrare i sindaci Valtellinesi e Valchiavennaschi che si sono aggiunti a Bormio e Valfurva e spiegherà alla stampa gli obiettivi della "Asscomiconf", l'Associazione dei comuni confinanti. |
VENT'ANNI FA...
Tutti i bisogni di un a comunità senza case che si sente sempre più paese...
Dai giorni delle grandi calamità sono passati quasi due mesi: l'Alta valle ha messo in campo tutte le energie che aveva per provare ad uscire subito dall'emergenza. Lo ha fatto anche Sant'Antonio Morignone, trovando sovente all'interno della comunità che "senza case si sente ancora più paese" l'energia per andare avanti. Il 12 settembre scrivevo per io mio giornale un pezzo che riassume il senso di una voglia forte di ripartire...
VALDISOTTO, 12 settembre 1987 - Quante e quali sono, realmente, le necessità primarie, sotto il profilo socio-assistenziale, delle popolazioni di Valdisotto,? Dopo i drammatici eventi calamitosi di quest'estate qual'è la reale situazione di chi ha perso tutto, casa, lavoro e affetti, degli anziani, dei disabili, della popolazione scolastica? Una prima risposta, in termini statistici ma anche di programmi concreti, è stata fornita da una indagine presentata in questi giorni alla comunità montana. L'hanno condotta operatori dell'USL, in particolare Gian Paolo Crespi che fa parte del comitato di Sant'Antonio Morignone, e l'assistente sociale Angela Bracchi, contando sul particolare apporto della rete di volontariato operante sul territorio. L'indagine ha preso in considerazione i bisogni degli abitanti nelle frazioni di Sant'Antonio Morignone, Aquilone, Poz, Tirindrè, Plaz, Costant, Morignone e Piazzistuolo: complessivamente si tratta di 422 persone suddivise in 155 nuclei familiari. Il rilevamento non fa riferimento a Tola, Breno, Santa Maria Maddalena, Cepina stessa, alle prese con evacuazione, isolamento, danni anche alle strutture pubbliche: nuclei che dovranno essere oggetto di attenzione nel futuro immediato. Le prime considerazioni riguardano la condizione abitativa e l'organizzazione familiare; attualmente circa un terzo di quanti hanno perso la propria casa è ancora alla ricerca di una sistemazione adeguata. Molte sono le famiglie che si fanno carico anche degli anziani; per queste le soluzioni di appartamenti contigui sarebbero ottimali ma difficili da trovare.
La situazione occupazionale permane molto fluida. Sono 18 i lavoratori (di cui 8 capifamiglia) che hanno perso la propria attività in quanto artigiani, esercenti, albergatori o comunque lavoratori in proprio. Sono 28 gli occupati temporaneamente, in parte stagionali alla Levissima (che ha prorogato a fine settembre il contratto) e in parte assunti per i lavori della protezione civile o dagli enti pubblici per un periodo di tre mesi. In cassa integrazione ci sono 14 persone, quasi tutte donne impiegate presso lo stabilimento di confezioni di Sant'Antonio Morignone. Frontalieri o dipendenti del Morelli o comunque occupati fuori zona sono 18; alcuni si sono trasferiti con la famiglia nei luoghi di lavoro ma altri vorrebbero quanto prima rientrare e sperano di trovare qui una occupazione. Per altri 7 lavoratori resta il problema della disoccupazione, anche se 4 saranno assunti con altrettanti contratti a termine. Per 31 nuclei familiari è venuta meno anche l'attività collaterale, prevalentemente agricola, una perdita che rischia di modificare una cultura tradizionale profondamente viva a Sant'Antonio Morignone. Per la popolazione scolastica, circa 120 unità, i problemi sono quasi del tutto risolti; vi sono però situazioni di handicap e disadattamento; il sostegno ai minori (una decina di casi) deve essere potenziato.
Il problema di anziani e disabili è comunque molto complesso. Sono 85 gli ultasessantenni che non hanno più quella rete di rapporti creata nel paese e che garantiva loro sostegno ed assistenza; 26 sono limitati nell'autosufficienza ed una decina ha bisogno di interventi urgenti e continuativi. Quattro gli adulti con handicaps medio-gravi; 10 le persone con malattie invalidanti.
Cosa fare in concreto per rispondere a queste esigenze?
A livello di strutture si chiede il reperimento di almeno 10 alloggi privi di barriere e la riorganizzazione della casa di riposo di Bormio che consenta l'accoglienza degli anziani non autosufficienti. Dal punto di vista economico occorre cercare un lavoro, quantomeno temporaneo, ai capifamiglia disoccupati, sostenere talune famiglie con anziani a carico e aiutare i pensionati. Si ritiene importante continuare il lavoro di raccolta delle informazioni magari con la costituzione di un ufficio apposito ma soprattutto si chiede prontezza di intervento e qualche segno tangibile di recupero materiale che possano infondere fiducia per una pronta ripresa.
Armando Trabucchi, 09 settembre 2007 - (18) continua |
RAMPIGADA - I più veloci sono stati quelli dell'Alp Forba Race ovvero Nicola Pizzi, Luca Dei Cas con Robert Antonioli e Mirco Bertolina; le più regolari sono state le ragazze dell'Alp Forba Women ovvero Elisa Compagnoni, Cecilia Confortola, Michela Majori e Cristina Antonioli. Questi i protagonisti della seconda edizione della "rampigada", sfida in salita con bastoni sul percorso Ciuk-La Rocca disputata sabato 8 settembre. |
SU PER CALOSC - Daniele Pedrini si è imposto, domenica 9 settembre, nella edizione 2007 della "su per Calosc", prova di corsa in salita da Cepina a Oga. Pedrini ha completato il percorso in 27'23'' e 16 precedendo Lele Spechenhauser di poco più di 10''; terzo posto per Bruno Gritti con il tempo di 28'41'' e 71. La manifestazione, organizzata dagli Amici dello Sport e dagli alpini di Valdisotto, ha visto la partecipazione di quasi 150 atleti ed appassionati. Premi speciali sono stati consegnati ad Angela Rocca ed Ania Maiolani (la più anziana e la più giovane iscritte alla manifestazione). Sonia Sosio e Gaudenzia Donagrandi (con lo stesso tempo di 36' 57'' e 63 si sono imposte nella classifica femminile). Fermo Maiolani, in poco più di 2 ore e 10 minuti, ha guidato su per Calosc in nucleo familiare più numeroso. La manifestazione è poi proseguita con la consueta festa popolare organizzata dai gruppi di oga.
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ALTA REZIA: ANCHE CALCIO PER ABBATTERE LE FRONTIERE - L'Atlalanta si è aggiudicata definitivamente il primo Trofeo Alta Rezia di Calcio. Il torneo riservato alla categoria giovanissimi, giunto alla sua terza edizione, ha visto sui campi di grosio e di Bormio otto formazioni di società blasonate come Atalanta, Pro Patria, Lecco e Monza (classificate nell'ordine) accanto ai ragazzi del Rogoredo, dell'Alta Valtellina, del Tiranese e della Val Poschiavo. Una manifestazione di grande interesse sportivo che ha potuto svilupparsi grazie all'iniziativa di Alta Rezia e che ora cerca sostegni per poter continuare ed offrire ai nostri ragazzi l'occasione di fare importanti esperienze. |
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BORMIESE: ULTIMO TEST PRIMA DELL'ESORDIO - Per la Bormiese calcio si prepara l'esordio nel campionato di seconda categoria. Sul verde di Bormio domenica 16 settembre sarà l'Inter Club Ponchiera il primo avversario della nuova stagione. Senza alcuni elementi che dopo essersi messi in luce la scorsa stagione oggi giocano nelle categorie superiori, la squadra di Bepi Compagnoni è pronta alla nuova stagione con la voglia di fare bene e di restare in seconda categoria. Per avvicinarsi alla stagione dopo il test positivo del trofeo Inter Club, domenica altro classico del calcio estate a Bormio con Asso e Rovagnate (entrambe seconda categoria). Due pareggi per la Bormiese che si è presentata a ranghi ridotti; un buon test in vista delle partite che contano. |
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