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28 febbraio 2007
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PARCO: GLI STAGIONALI SARANNO RIASSUNTI - Al Comitato di gestione lombardo era stato il presidente del Parco Ferruccio Tomasi ad anticipare l'orientamento ministeriale; all'incontro del consiglio direttivo del consorzio del Parco dello Stelvio è stato il presidente del collegio dei revisori del conto a confermare che "gli operai stagionali saranno riassunti e potranno lavorare senza limitazioni di spesa". Il tutto nell'ambito della programmazione dei lavori in economia diretta che - peculiarità riconosciuta al Parco dello Stelvio - vengono finanziati anche con le risorse di Regione Lombardia e Province autonome. La comunicazione del dr. Mauro, però, non basta al direttore del parco Platter che aspetta nero su bianco le indicazioni dei ministeri: "non voglio trovarmi come la scorsa estate a mandare lettere di licenziamento".
PARCO DELLO STELVIO: SLITTA ANCORA L'APPROVAZIONE DEL PIANO - Ancora un rinvio per il piano del parco ed per il pacchetto di osservazioni presentate da diversi portatori di interesse. Adottato nel luglio del 2005, pubblicato nel gennaio del 2006 lo strumento che deve dare le indicazioni per il futuro sviluppo dell'area protetta è ancora fermo sul tavolo del consiglio direttivo. Si fanno sentire le pressioni politiche da parte della Regione Lombardia e delle provincie autonome di Trento e Bolzano (che, alla fine dell'iter, sul tema dovranno trovare una intesa con lo Stato), pressioni che stanno allungando i tempi di approvazione del Piano. Nemmeno la riunione di mercoledì 28 febbraio a Bormio ha saputo chiudere la partita rimandando al 25 aprile ogni ulteriore decisione. La Lombardia è stata chiara, per bocca del suo rappresentante Gian Maria Bordoni, e chiederà che venga inserito nel Piano anche il collegamento sciistico Bormio/Santa Caterina; ma ci sono istanze simili che arrivano anche da Trento e Bolzano, realtà che aspettano di compiere una verifica con i rispettivi vertici politici che daranno indicazioni in merito. Il presidente Ferruccio Tomasi non vuole approvare un documento incapace di superare l'intesa tra i partner del consorzio, ma ci sono componenti del direttivo - e non solo quelle ambientaliste con in prima fila Damiano Di Simine - che chiedono al governo del Parco di assumersi la responsabilità delle decisioni, lasciando ai politici di farsi carico delle proprie.
SUL LOGO ALTA VALTELLINA SI', SU QUELLO "BORMIO & VALLI" NO! - Il catalogo presentato alla Borsa Internazionale del Turismo dal consorzio di Bormio non è piaciuto alla Valfurva. Luca Bellotti, già assessore in comunità montana ed oggi all'opposizione, aveva lanciato alla giunta della Valfurva una provocazione chiedendo lumi sulle scelte di immagine turistica che l'ente comunitario aveva in animo: cioè se il logo Alta Valtellina (costato qualcosa nello studio) doveva essere soppiantato come è accaduto alla BIT da quello di "Bormio e valli" (con una previsione di 37.000 euro da assegnare al consorzio proprio per la comunicazione). "E' stata una scelta di Mario Cotelli quella di andare alla Bit con quella prima pagina che cancella il marchio Alta Valtellina; quel catalogo adesso se lo pagherà da solo" è stata la risposta di Carmelino Puntel, assessore in Comunità Montana. "Il direttivo CM aveva messo a disposizione una risorsa per il catalogo da proporre alla Borsa a condizione che i cinque comuni dell'alta valle trovassero un accordo su come presentarsi. Accordo non trovato, soldi che non saranno assegnati". La scelta di presentare Bormio, ma anche le Valli, abbandonando il marchio Alta Valtellina non appare condivisa dalla Valfurva e per la prima volta il Comune dichiara la sua posizione che appare largamente condivisa dagli operatori che non intendono rinunciare - se non per quello di Alta Valtellina - al nome della propria stazione.
VALFURVA: BOCCIATA LA PROPOSTA DI VARIANTE - Non passa la proposta di variante urbanistica relativa ad uno stralcio di Piano di Lottizzazione ad Uzza presentata dai gruppi di minoranza. Un voto scontato dopo la lunga querelle approdata addirittura sul tavolo del Prefetto. Il sindaco Idilia Antonioli, nella seduta del consiglio comunale di Valfurva di lunedì 26 febbraio, ha evitato di approfondire la proposta dal punto di vista tecnico soffermandosi sulle scelte che devono animare una amministrazione chiamata a dare risposte a tutti i cittadini e non solo a qualcuno. La richiesta proposta dalle minoranze era sostanzialmente quella di un cittadino della Valfurva "a cui l'amministrazione - ha osservato Luca Bellotti - non ha dato risposte in tanti anni; abbiamo preso a cuore il suo problema e lo abbiamo portato in consiglio". Legittima l'azione della minoranza, come ha osservato anche il Prefetto; non accolta nella forma e nella sostanza dalla maggioranza con qualche battibecco che è andato ben oltre la discussione di un provvedimento amministrativo. Ma per Valfurva è ormai tempo di campagna elettorale ed anche il confronto di questo consiglio comunale non sfugge a questo richiamo.
DEMANIO IDRICO: VALDISOTTO CON LA PROVINCIA, VALFURVA PRENDE TEMPO - Il consiglio comunale di Valfurva ha deciso di rinviare il sostegno alla richiesta della provincia di Sondrio di trasferimento dalla Regione a Sondrio delle competenze sul demanio idrico. Trasferimento che la legge imponeva per le province montane, che la Regione non ha effettuato e che la nuova finanziaria ha cancellato. "Aspettiamo di vedere quale intesa ci sarà tra Regione e Provincia" ha detto il sindaco di Valfurva Idilia Antonioli. Valdisotto, invece, anche se la minoranza si è astenuta, ha deciso di condividere la richiesta che il presidente Provera ha fatto al governatore Formigoni

LIVIGNO: CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE - E' stata fissata per giovedì 1° marzo la riunione del consiglio comunale di Livigno. Comunicazione attesa in particolare dalla minoranza che dall'ultima riunione aveva presentato ben tre interrogazioni a cui - in apertura di seduta - il sindaco darà risposta. All'ordine del giorno anche il Contratto di Servizio per l'Azienda di Promozione Turistica e la ratifica dell'ordine del giorno approvato in provincia sul demanio idrico. Argomento che verrà portato in discussione anche dai consigli comunali di Valfurva e Valdisotto che entrambi sono stati convocati per lunedì 26 febbraio.
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