PALIO DELLE CONTRADE DI BORMIO
UN PO' DI STORIA

DALLO SPECIALE REALIZZATO NEL FEBBRAIO 2002 DA LA CONTEA DI BORMIO PER I 40 ANNI DEL PALIO
Il palio delle contrade? Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo...
"Il fondo se non fosse nato nei paesi nordici, l'avrebbero inventato i bormini. Sarebbe forse stata necessaria la consulenza del maestro Mario Testorelli della Valfurva, questo è vero, ma il risultato sarebbe stato lo stesso. Il sipario del palio delle contrade di sci si apre ufficialmente alle ore 10.30 alle spalle della direzione sportiva di Bormio dove sono almeno un centinaio a scalpitare come solo i fondisti sanno fare. Ci sono davanti chilometri da percorrere in piano, in salita, in discesa; c'è da sudare brutto di sicuro. Niente: i fondisti sono lì che vanno avanti e indietro (e si fanno il doppio dei chilometri di quelli della gara) per scaldarsi...".
Così Giuseppe Mambretti, una delle firme di maggior prestigio del giornalismo valtellinese, scriveva del palio delle contrade 1972 sulle pagine di Sondrio del quotidiano L’Ordine. Senza ombra di dubbio le prime edizioni del palio erano molto più coinvolgenti, sentite e partecipate; durante il periodo precedente oppure in concomitanza del Carnevale tutta la popolazione bormina si "fermava", letteralmente, per prendere parte a questo straordinario appuntamento invernale. C’erano tutti, nessuno escluso: dall'atleta al maestro, che gli sci li usa come professione, a chi li fabbrica gli sci; dal pilota di auto sportive al suo benzinaio di fiducia; dalla casalinga al pompiere volontario, dall'albergatore al commerciante, dal falegname al garzone di bottega, all'impiegato.... Non c’era distinzione alcuna, ognuno partecipava per il gusto di indossare un capo "colorato" che simboleggiava il reparto di appartenenza. Questo era il passato ... Certamente oggi qualcosa è cambiato! Forse la vita stessa, piena di impegni e di preoccupazioni, che viviamo in questi primi anni del terzo millennio ci porta a partecipare di meno ai "momenti" più significativi del nostro paese; forse sarebbe il caso di fermarci a pensare un momento e provare a riscoprire il gusto di "trovarci" insieme per fare rivivere quei "momenti" che hanno contraddistinto gli anni giovanili dei nostri nonni. A cominciare dal palio delle contrade e come suggerimento affinché la ricetta "palio" riesca nel migliore dei modi ecco gli "ingredienti giusti" che sono rappresentati, essenzialmente, dalla partecipazione e dal coinvolgimento attivi di tutti i bormini, nessuno escluso. L'augurio che la redazione de La Contea di Bormio estende a tutta la genTe di Bormio in occasione del quarantesimo anno della manifestazione è quello di ritrovarsi fianco a fianco, gomito a gomito nel preparare, partecipare, condividere e difendere il palio delle contrade di sci, una tradizione troppo importante per essere posta in secondo piano e dimenticata. ARMANDO TRABUCCHI e SILVIO MEVIO

a cura di Armando Trabucchi
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