2 febbraio 2001
di ARMANDO TRABUCCHI
PROSPETTIVE NUOVE PER IL TURISMO DELLA CONTEA!
ALTA VALTELLINA - Si sta concentrando in gran parte su promozione e comunicazione il lavoro del Consorzio Turistico dell'Alta Valtellina. Costituito ormai quattro anni or sono, l'ente rappresenta - o dovrebbe rappresentare -  il punto di riferimento per questo tipo di iniziativa e dovrebbe poter coinvolgere l'intero comprensorio dell'alta Valtellina. Ma questo è un discorso che dovrà essere necessariamente ripreso ed approfondito alla luce di quanto accadrà molto presto a Bormio ed a Livigno.

Ma torniamo alle iniziative che il Consorzio ha messo in atto in questo periodo. Da una parte una serie di "eventi mediatici" destinati a presentare il comprensorio e la sua articolata offerta turistica, dall'altra un "catalogo" che sarà presentato alla Borsa Internazionale del Turismo (Milano 14/21 febbraio 2001). Di questo ed altro ne abbiamo parlato con il presidente, Mauro Kaltembacher. "Il comprensorio dell'alta Valtellina è in grado di offrire ogni genere di vacanza - afferma Kaltembacher - tocca a noi saper proporre, presentare e comunicare questa grande disponibilità". Non solo accoglienza e promozione sul campo, dunque, come quella proposta settimanalmente in collaborazione con gli operatori, ma anche iniziative che possano portare l'alta Valtellina fuori dalle sue mura. Dopo altre importanti e più che riuscite esperienze con RAI e Mediaset, in collaborazione con altri enti ed associazioni - aggiunge il presidente Kaltembacher - si sta lavorando al "sabato del villaggio" di Rete4 ma sul fronte televisivo, quello di maggior presa probabilmente, c'è anche Marco Polo interessato all'alta Valtellina. "La troupe di tele+ ha visitato in lungo ed in largo il comprensorio a fine gennaio per realizzare un reportage a tutto campo sulle nostre stazioni  turistiche".

Immagine, dunque, e comunicazione. Magari, vorremmo sollecitare, un maggiore coordinamento proprio nel presentare quanto di bello, buono ed interessante la Contea Turistica propone. Ma non è la sola ambizione che ha il Consorzio Turistico: "la maggiore difficoltà dell'associazione è quella di mettere assieme le risorse e le energie che il territorio esprime; forse - commenta Mauro Kaltenbacher - perchè non siamo stati abituati a lavorare spesso assieme. Insomma non dobbiamo fare altro che comporre il mosaico di cui abbiamo tutte le tessere". Messaggio importante, che investe la fera politica chiamata a superare quelle barriere che, sino ad oggi, hanno impedito di fatto la costruzione di una struttura in cui Comunità Montana e tutti i sei comuni dell'Alta Valtellina fossero protagonisti. Intanto il Comune di Bormio ha deliberato la concessione dei 70 milioni di contributo da tempo previsti: "saranno impegnati - anticipa Kaltembacher - per la realizzazione del catalogo che presenta il territorio nel suo assieme e per la partecipazione alle fiere turistiche".

Abbiamo parlato di consorzio di secondo livello, abbiamo solleticato la discussione sul consorzio dell'intera Alta Valtellina; ma c'è anche un altro livello, quello provinciale, frutto della partecipazione o della confluenza dei Consorzi locali. Tale struttura è stata costituita lo scorso anno con altre componenti quali la Camera di commercio la Provincia, il Consorzio di tutela e altri soci. Cosa ne pensa Kaltembacher? "Penso che oltre a varie iniziative già svolte unitariamente un banco di prova importante sarà la Bit, la borsa internazionale del turismo dentro la quale verrà proposta in modo diverso l'immagine della Valtellina. Ritengo azzeccata la scelta dell' Apt Valtellina e dell'Aptm Livigno di proporre uno stand che pur differenziandosi da quello generale della Lombardia identifichi la nostra area maggiormente".

Un accordo così stretto, interrompiamo Kaltembacher, con Livigno non sembrava proprio possibile qualche tempo addietro. Facile capire l'affinità di vedute con l'Apt Valtellina e quindi con il suo direttore Gianni Confortola che è anche tuo compaesano, ma mi giunge nuova questa affinità di vedute con l'Apt di Livigno. "Credimi, ritengo che l'unica strada percorribile per lo sviluppo turistico di questa area sia l'unità d'intenti e facendo questo ragionamento vado avanti: vedo in Romano Galli presidente dell'Apt di Livigno uno dei pochi dirigenti in ambito turistico capaci di far fare al turismo in Valtellina un reale salto di qualità. Ma tornando alla Bit la nostra posizione non è assolutamente in antitesi con la Regione che anzi riteniamo il primo partner per lo sviluppo. Sono quindi certo che la scelta di persentare una posizione maggiormente caratterizzata della montagna lombarda gioverà all'intera immagine della Regione".

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