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Come un gigantesco carillon, il "presepe"
vivente di Piatta ha chiamato tutto il Novecento a rendere omaggio al Re
nato in una capanna. E la capanna stavolta era una vecchia casa dei nostri
paesi qualche decennio fa; pastori, Re Magi ed angeli non mancavano attorno
al presepe vivente, ma sono stati soprattutto gli uomini e le vicente del
secolo appena concluso a scandire i tempi dell'adorazione. Bello e basta!
Bravi e basta! Si dice così, quando non si trovano le parole per
descrivere una situazione come quella che la comunità di Piatta
ha saputo far rivivere. Nella foto il momento colminante della rappresentazione
del 28 dicembre 2002 |